Innalzamento del livello del mare: a rischio la produzione agricola

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Il livello del Mar Mediterraneo si alzerà in maniera importante nei prossimi anni lungo le coste italiane e questo causerà danni molto seri. L’innalzamento delle acque marine avrà conseguenze serie quindi nelle zone di mare italiane. Qui, nei prossimi anni, ci dovrebbe essere un aumento del livello delle acque di circa 30 cm. Entro il 2100 si arriverà anche ad un aumento di 80 cm.

Queste circostanze provocheranno dei danni ingenti all’agricoltura italiana che già oggi vive problemi per colpa del cambiamento climatico. Nell’ultimo decennio infatti i danni alle coltivazioni e alle strutture provocati da catastrofi naturali sono stati davvero molti. La perdita stimata è pari a circa 14 miliardi di euro ed è legata al riscaldamento globale.

Danni all’agricoltura a causa dell’innalzamento delle acque marine

acque marine

La Confederazione Italiana Agricoltori è preoccupata per l’innalzamento delle acque marine che avverrà nel corso dei prossimi decenni. Per la Cia però si tratta anche di una vera e propria sfida in quanto c’è la volontà di cambiare le cose migliorandole. Secondo loro infatti si dovrebbe cogliere l’occasione per cercare di sviluppare in tempi rapidi delle strategie che consentano di tutelare l’ambiente. Per farlo sarà necessario coinvolgere diversi attori e pensare soprattutto alla salute di bacini idrici e foreste che sono fondamentali per la produttività dei terreni agricoli. Solo salvaguardando la loro salute e la biodiversità sarà infatti possibile ottenere dei risultati importanti.

In particolare preoccupa molto il fatto che l’acqua salata del mare si stia infiltrando nei bacini idrici di acqua dolce. Nei fiumi infatti ci sono sempre più infiltrazioni di acqua salata che causano problemi in quanto rendono le risorse idriche inutilizzabili per i terreni agricoli. Per tale motivo è fondamentale cercare di risolvere tale problema in maniera adeguata.

L’innalzamento del livello del mare renderà tale problema ancora più serio. La penetrazione dell’acqua salata nell’entroterra infatti diventerà un problema comune. Questo andrà a bruciare intere coltivazioni costringendo ad abbandonare numerosi terreni agricoli.

Tale scenario preoccupa davvero tutti coloro che lavorano nel mondo dell’agricoltura che saranno costretti ad affrontare danni seri. Per riuscire a contrastare i numerosi problemi sarà quindi fondamentale cercare di effettuare dei cambiamenti intervenendo strutturalmente. Proprio per questo il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato Confederale Bruno Rivarossa sperano di accelerare le tempistiche. La volontà di tutti è quella di ridurre i tempi per l’approvazione della legge sul consumo del suolo. Tale legge è ferma in Parlamento da più di dieci anni e a questo punto è fondamentale che divenga realtà.

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