Italia, presto leader nello smaltimento dei RAEE

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L’Italia è già leader europea quando si parla di recupero e riciclo dell’alluminio. Grazie a una nuova partnership, l’Italia potrà diventare ben presto anche leader nello smaltimento dei rifiuti elettronici, questo grazie alla nascita del Laboratorio di eccellenza dei RAEE, progetto tutto italiano.

Il WEEELABEX (acronimo di WEEE LABoratory of EXcellence, ovvero “Laboratorio di eccellenza dei RAEE”) è stato ideato dal WEEE Forum in collaborazione con i principali stakeholder della filiera RAEE e co-finanziato dalla UE nell’ambito del programma Life+. Ha avuto il duplice obiettivo di mettere a punto nuovi standard di qualità per la raccolta, il trasporto e il trattamento delle varie tipologie di RAEE, oltre a individuare e realizzare una modalità uniforme e strutturata di verifica del rispetto di tali standard in tutti i Paesi europei, attraverso auditors particolarmente qualificati e opportunamente formati.

Ecodom, ERP, RAEcycle e Remedia sono, inoltre, tra i soci della WEEELABEX Organisation, un organismo internazionale no-profit, costituito nell’aprile scorso da 26 Sistemi Collettivi, con l’obiettivo di gestire gli accreditamenti degli impianti di trattamento e formare auditors capaci di verificare l’effettiva applicazione, da parte degli impianti stessi, dei nuovi standard di qualità europei.

Il processo di audit – che ha già mosso i primi passi attraverso la conferma alla WEEELABEX Organisation dei 24 impianti da verificare nel periodo aprile-novembre 2014 e la definizione degli auditors – con tutta probabilità, renderà l’Italia il Paese con il maggior numero di impianti accreditati WEEELABEX in Europa, fornendo un grande esempio a livello internazionale a tutti i soggetti impegnati nella gestione dei RAEE.

 “WEEELABEX ha lo scopo di migliorare ed incrementare gli standard qualitativi dei processi di trattamento dei RAEE Il fine è di garantire omogenee ed elevate condizioni di trattamento in tutta Europa: questo è uno dei principali vantaggi che il WEEELABEX comporta. Gli impianti certificati, infatti,  garantiscono il raggiungimento di un livello qualitativo più elevato che implica un miglior posizionamento commerciale sul mercato e la possibilità di un confronto reciproco per il miglioramento continuo” – commenta Mario Voros, Managing Director della WEEELABEX Organisation. “Nella speranza che l’esempio dell’Italia venga seguito anche dagli altri Paesi europei, ritengo che, con un corretto processo di trattamento dei RAEE, riusciremo a salvaguardare l’ambiente e ad assicurare un futuro migliore ai nostri figli”.

Nel 2014, le verifiche si concentreranno principalmente sui Raggruppamenti di RAEE pericolosi: in particolare, verranno realizzati 14 audit negli impianti che effettuano il trattamento dei RAEE R1 (frigoriferi e condizionatori) e 17 audit negli impianti che lavorano i RAEE R3 (TV e monitor a tubo catodico). Inoltre, saranno eseguiti più di 10 audit negli impianti che trattano i Raggruppamenti non pericolosi R2 (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, scalda-acqua) e R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione).

 “Le imprese riunite in ASSORAEE – commenta Gabriele Canè, Presidente ASSORAEE – sono da sempre attente al miglioramento della qualità e alla massimizzazione del recupero nel pieno rispetto delle norme ambientali. ASSORAEE ha promosso, già dal 2008, l’ “Accordo sul Trattamento”, uno dei primi esempi a livello europeo. Il progetto dei quattro Sistemi Collettivi incontra, quindi, il favore delle imprese riunite in ASSORAEE; tuttavia, un ulteriore incremento di qualità sarà difficilmente ottenibile a parità di costi. Inoltre, in assenza di un sistema di qualificazione e di controllo effettivo esteso a tutti gli impianti di trattamento, chi si propone di aumentare la qualità oltre i livelli minimi richiesti dalla normativa, rischia di finire fuori mercato. In questo senso, con il recente recepimento della Direttiva RAEE crediamo si sia persa l’occasione, auspicata da tutte le componenti della filiera (nonché dalle Regioni e dal Senato) per garantire un sistema di qualificazione unico e vincolante. ASSORAEE ritiene che l’introduzione e soprattutto la verifica di “regole del gioco” uniformi possa dare grande impulso e validità al progetto WEEELABEX anche in Italia.”

 Ecodom – costituito nel 2004, su base volontaria, dai principali produttori di grandi elettrodomestici, cappe e scalda-acqua operanti nel mercato italiano – oggi gestisce, senza fini di lucro, il trasporto e il trattamento dei RAEEprovenienti dai nuclei domestici dei Raggruppamenti R1 (frigoriferi e condizionatori), R2 (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, scalda-acqua) ed R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione). La mission è coniugare l’eccellenza ambientale con l’efficienza economica.

 ERP – ERP Italia è la filiale italiana di ERP – European Recycling Platform, il Sistema Collettivo leader in Europa, fondato nel 2002, è oggi presente direttamente in 12 Paesi UE e 3 al di fuori della Comunità Europea, fornendo anche un servizio di conformità che copre i produttori in 32 Paesi del mondo. Con oltre 2400 produttori aderenti, tra cui 32 aziende inserite nella lista Fortune 500, più di 2 milioni di tonnellate di RAEE gestiti a dicembre 2013 e una rete di logistica inversa consolidata, ERP è considerato un player chiave su tutto il mercato europeo.

RAEcycle – E’ il secondo Sistema Collettivo in Italia per la gestione dei RAEE ed il primo per quelli pericolosi. Nato nel 2006, oggi con i suoi 800 convenzionati è un punto di riferimento importante sul mercato nazionale per la raccolta ed il trattamento di RAEE, RPA e Moduli Fotovoltaici. Oltre alla corretta gestione del rifiuto, RAEcycle ha come mission lo sviluppo di nuove tecnologie eco-sostenibili, progettate in collaborazione con le principali università italiane: ad esempio, nella sede di Siracusa, RAEcycle dispone di un impianto unico al mondo capace di estrarre il Piombo dal Vetro del CRT e del primo impianto italiano per il trattamento e recupero dei pannelli fotovoltaici.

Remedia –  Consorzio Remedia è tra i principali Sistemi Collettivi italiani per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE, impianti fotovoltaici, pile e accumulatori. Nato nel 2005 da 44 aziende leader, il Consorzio conta oggi in Italia oltre 1.000 produttori e rappresenta, per quota di mercato e struttura, un punto di riferimento nella gestione dei rifiuti tecnologici, domestici e professionali. Oltre ad essere senza scopo di lucro, Remedia è certificato ISO 9000 e ISO 14000, una ulteriore garanzia di trasparenza e serietà nei confronti di consorziati, partner e consumatori.

La collaborazione tra questi quattro Sistemi Collettivi porterà agli impianti di trattamento auditati il vantaggio, oltre che diuna valutazione oggettiva ed uniforme delle prestazioni tipica del WEEELABEX, anche di effettuare un solo audit(condotto secondo lo schema previsto dalla WEEELABEX Organisation), senza dover ripetere le stesse verifiche quattro volte.

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