“La tomba della fedeltà”: la storia del cane che continuava a far visita alla proprietaria defunta

A Cristóbal Colón, a Cuba, esiste una delle rappresentazioni più significative del rapporto di fedeltà che si instaura tra l’essere umano e il cane: si tratta della tomba di Jeannette Ryder, una delle attiviste per i diritti degli animali più famose del Paese, sulla quale è stata installata la statua del suo amato Rinti.

Jeannette Ryder, che ha vissuto su questa Terra dal 1866 al 1931, è stata una filantropa di origini statunitensi, fondatrice dell’associazione animalista Sociedad Protectora de Niños, Animals y Plantas, con base a Cuba.

Alla sua morte, nel 1931, fu sepolta nel cimitero di Colón all’Avana. La sua tomba è conosciuta come la tomba della fedeltà, poiché dopo la sua morte, il suo cane Rinti continuava a farle visita. Il cagnolino passava così tanto tempo ai piedi della tomba della sua proprietaria che spesso restava senza cibo e acqua. I custodi del cimitero si sono presi cura di lui fino alla sua morte. L’animale è stato sepolto insieme alla sua proprietaria. Qualche anno dopo, nel 1945, fu eretta una scultura reclinabile (unica nel suo genere all’interno del cimitero) raffigurante Rinti che riposa ai piedi della tomba. Da allora questa tomba è diventata un simbolo dell’unione indissolubile tra i cani e gli esseri umani ed è per questo stata nominata come “tomba della fedeltà”.

Nel luglio 1957 , per commemorare il 50° anniversario della fondazione del Bando de Piedad, il Ministero delle Comunicazioni della Repubblica di Cuba ha emesso due francobolli, rispettivamente da 4 e 12 centesimi, in onore di Jeanette Ryder e del suo amato cagnolino.

Un altro simbolo del legame tra cane e proprietario

Storie del genere non sono così rare, eppure ogni volta ci colpiscono tantissimo. Forse perchè per noi esseri umani è quasi impossibile pensare di amare una persona così profondamente anche dopo così tanti anni dalla sua scomparsa.

Uno dei casi più vecchi (e famosi) di questo legame indissolubile è quello tra Bobby, uno Skye terrier, e il suo proprietario John Gray di Greyfriars, in Scozia.

Il signor Gray morì nel 1858 e fu sepolto nel cimitero di Greyfriars; Bobby era il più triste di tutti durante il funerale. Neanche i parenti più stretti dell’uomo hanno vissuto quel lutto come lo ha vissuto lui. Bobby non dimenticò mai il suo proprietario. Ogni giorno, per i successivi 14 anni, ossia fino alla sua morte nel 1872, Bobby trascorse ogni notte sdraiato sulla tomba del suo padrone con pioggia, grandine e neve. Per celebrare la fedeltà e la devozione di Bobby, nel 1873 furono erette una statua e una fontana in sua memoria.

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