L’energia che viene dallo spazio

Tra soli 15 anni: collettori solari lanciati in orbita, una geostazione per raccogliere le radiazioni solari 24/24h. E’ questo il nuovo progetto che vede gli Stati Uniti collaborare con il governo indiano.

Un rapporto pubblicato dal ministero della Difesa indiano, ha proposto l’istituzione di un programma internazionale con lo scopo di costruire una “base ad energia solare” nello spazio.

L’accordo è stato proposto agli Stati Uniti e dopo la firma si prevede la commercializzazione di “energia spaziale” già dal prossimo 2025. L’impegno vede l’allestimento di collettori solari in orbita, una geostazione capace di raccogliere le radiazioni solari durante tutto l’anno. Non esisterà più la notte per i pannelli spaziali.

Solar Disk, immagine della NASA

L’energia raccolta sarebbe poi trasmessa alla base terrestre e sfruttata dalle due parti. L’accordo è fondamentale per le due nazioni coinvolte; entrambi i paesi sono affamati di energia che, in termini ecologici, si traduce in una grossa quantità di emissioni di carbonio, emissioni che vanno assolutamente ridotte.

A questo proposito, Stati Uniti ed India subiscono molte pressioni a livello globale, soprattutto in relazione agli ultimi rapporti sui cambiamenti climatici. L’energia dallo spazio sembra essere la strategia migliore per soddisfare l’enorme bisogno di elettricità dei Paesi in questione e tagliare drasticamente le emissioni di gas ad effetto serra.

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