L’insonnia… da un punto di vista psicologico

insonnia

Quando si analizza un sintomo così vasto come l’insonnia da un punto di vista psicosomatico, bisogna sempre considerarlo come se fosse una spia di qualcosa che non sta funzionando nel modo giusto, di un disagio che chiede di essere accolto e ascoltato. Questo allarme sintomatico vuole in realtà “aprirci gli occhi” su tutto ciò che nella vita è in contrasto con il nostro benessere. Per questo motivo, “tappare” il sintomo con sonniferi e tranquillanti non aiuta a comprendere il messaggio nascosto nel sintomo e a svelarne il suo significato profondo.

Tratti comportamentali di chi soffre d’insonnia

Nonostante la diversità delle cause, le personalità che soffrono d’insonnia hanno molti tratti in comune, sia psichici che comportamentali. Nella loro quotidianità non esprimono a sufficienza la propria natura e sono sempre in preda ad un’iperattività, fisica e mentale. Importanti chiavi del sintomo sono la tendenza all’ipercontrollo emotivo, al pensiero ossessivo e all’ansia, spesso ben mascherata.

Chi soffre d’insonnia non si permette di lasciar andare gli eventi vissuti nella giornata, di perdere momentaneamente il controllo sulla realtà: addormentarsi equivale ad “assentarsi” da ciò che sta accadendo. Non a caso molti insonni tendono ad andare a dormire accompagnati da elementi che rappresentano un aggancio con il mondo circostante, come ad esempio una luce accesa, la radio, la televisione.
Molte persone temono inconsciamente la notte perché, lontani dalla fuga dell’azione, i pensieri vengono a galla e con essi i problemi irrisolti e le paure più profonde. Dormire si trasforma, così, in un momento che genera ansia e non permette di staccare la mente e abbandonarsi al riposo. Alla base di questa difficoltà c’è un modo di vivere che ha rimosso e schiacciato l’emergere di molti aspetti dell’anima e della propria dimensione interiore.

Lettura psicologica dell’insonnia

Il simbolismo del sintomo si chiarisce meglio con la lettura delle tre diverse tipologie d’insonnia:la difficoltà dell’addormentamento si verifica quando il soggetto non vuole mettere da parte il vissuto del giorno e interrompere la sua attività mentale. In realtà il ruolo del sonno è quello di rigenerare l’organismo nella sua interezza, ma l’insonne blocca costantemente questo processo di rinnovamento. Nei risvegli notturni frequenti, i contenuti profondi cercano di emergere alla coscienza. Con il risveglio la persona reprime e rimanda l’incontro con importanti temi della propria vita, del sentire e del vissuto quotidiano. I contenuti che questo tipo di soggetto insonne rifugge sono costituiti da ansie, conflitti irrisolti, decisioni da prendere, bisogno di cambiamenti, fantasie creative o legate alla rabbia non elaborata.

Il risveglio mattutino precoce simboleggia, invece, l’ansia di affrontare un nuovo giorno con tutti i suoi impegni, le situazioni stressanti, le preoccupazioni. In questo caso, il meccanismo dell’insonnia è invertito: non è l’inconscio che prorompe nella coscienza, ma è la coscienza che interrompe il sonno. Il soggetto tenta di tornare sveglio e vigile per riprendere il controllo sulla realtà e sul vissuto quotidiano il prima possibile.

Correlazione tra personalità e insonnia

Le personalità che soffrono d’insonnia hanno spesso caratteristiche tipiche ricorrenti e molte di esse sono predisposte a questo tipo di disturbo.

L’iperattivo:
è colui che è perennemente in movimento durante il giorno e, se non si riempie d’impegni, ha la sensazione di buttare via il tempo. In realtà è una persona insoddisfatta della sua vita che vorrebbe rivoluzionare, ma non sa come fare. Le giornate sono vissute in balia di un’iperattività fisica e mentale dove non trova spazio l’espressione della propria natura e la passività è fortemente temuta.

Il dipendente:
è colui che non riesce a staccarsi dalle cose, dalle persone, dagli eventi. Solitamente tende a mantenere legami quotidiani con la famiglia d’origine, anche dopo aver raggiunto la propria indipendenza. Questa modalità psichica non permette al soggetto di “staccarsi”, né dal mondo esterno né dai tanti pensieri inutili che affollano la sua mente, favorendo l’insorgere dell’insonnia.

Il razionale:

è terrorizzato dal nuovo, per questo sceglie di restare legato al passato. La sua razionalità è ossessiva e nasconde un forte stato ansioso. L’insonnia rappresenta la sua paura di perdere il controllo; aggressività e passionalità sono tenute rigidamente a bada e subiscono la censura del controllo mentale. Spesso questi soggetti manifestano delle problematiche in ambito sessuale perché anch’esso, come il sonno, rappresenta il momento in cui “ci si lascia andare”.

Il rabbioso:
nel rabbioso l’insonnia si manifesta con bruschi risvegli notturni, nonostante i rapidi tempi di addormentamento. Svegliarsi improvvisamente durante la notte rappresenta la difficoltà ad abbandonare il carico di ansie, rabbie e rancori che il soggetto non è riuscito a smaltire ed elaborare.

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