Mar Caspio: 170 foche trovate morte sulle rive a causa dell’inquinamento

foche

Sulle coste del Mar Caspio sono state trovate morte almeno 170 foche. Nello specifico, questa macabra scoperta è avvenuta nella repubblica russa del Daghestan.

Non sono ancora note le cause certe, ma probabilmente a determinare la strage di animali è stato l’inquinamento industriale o la pesca abusiva. Negli ultimi anni infatti il grande inquinamento del Mar Caspio ha provocato la morte di un gran numero di animali. Qualche tempo fa persino il Programma Ambientale delle Nazioni Unite ha spiegato che questo mare è troppo inquinato.

170 foche morte rinvenute nelle coste del Mar Caspio

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Il gran numero di mammiferi marini trovati morti sulle coste del Mar Caspio ha destato grande scalpore. Pur non essendo la prima volta che animali morti arrivano alle rive dei questo mare, il gran numero di carcasse ha attirato l’attenzione. I ricercatori del Marine Mammal Council hanno fatto questa macabra scoperta e l’hanno resa nota. In poco tempo ha fatto il giro del mondo e provocato grandi discussioni da parte di ambientalisti e animalisti.

Foche morte nel Mar Caspio: colpa dell’inquinamento?

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Nonostante ancora non siano note le cause specifiche, la motivazione più plausibile è quella dell’inquinamento marino. Nelle classifiche planetarie, il Mar Caspio risulta uno dei mari più inquinati. All’interno delle sue acqua sono presenti grandi quantità di metalli pesanti, scarti prodotti da industrie e addirittura materiali radioattivi.

Carcasse di animali sulle rive del Mar Caspio: le altre ipotesi

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Come abbiamo detto, probabilmente la causa della morte dei mammiferi marini è da ricercarsi nell’inquinamento delle industrie. Non ci sono delle certezze però in merito. Tra le ipotesi che si stanno vagliando ci sono anche il bracconaggio o l’utilizzo errato delle reti da pesca. Queste ultime, restando in mare, rischiano infatti di causare la morte di animali che vi restano intrappolate.

Le reti provocano la morte non solo delle foche, ma anche di numerosi cetacei e rettili marini con carapace. Proprio per questo la pesca illegale e abusiva è davvero rischiosa per la fauna di questo mare.

Viktor Nikiforov, uno dei ricercatori del Marine Mammal Council, ha spiegato che secondo lui è essenziale comprendere le cause della strage. Non pare infatti semplice capire le cause in quanto le carcasse sono state trovate in una zona molto ampia che si trova nel Daghestan. Nello specifico, la zona in questione si trova a 100 chilometri a sud di Makhatchkala, la capitale della repubblica della Federazione Russa.

Immediatamente dopo il ritrovamento degli animali morti, i ricercatori hanno avvertito l’Afp. Le massime autorità dell’Agenzia federale russa per la pesca nel Caucaso settentrionale hanno inviato ispettori per il censimento dei corpi. Dopo aver registrato ogni morte, il comitato incaricato verificherà se esiste una sistemi cita tra queste 170 morti e quelle di animali morti tempo fa. Solo al termine di questa lunga e complessa procedura si potrà comprendere quali sono le reali cause dei decessi.

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