OGM in Italia e il caso Monsanto

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Il 25 maggio in ben 36 Paesi si terranno manifestazioni di protesta contro la Monsanto, la multinazionale leader nel campo delle biotecnologie agrarie impegnata principalmente nella produzione di semi geneticamente modificati.

La battaglia anti-ogm ha radici molto profonde: sono numerosi gli studi che mostrano l’insorgenza di tessuti tumorali a seguito della somministrazione di OGM. Il problema coinvolge anche l’Italia, è vero che nel nostro paese non è possibile coltivare piante geneticamente modificate ma negli allevamenti italiani è possibile alimentare il bestiame con mangimi contenenti OGM. Per essere aggiornati sul tema OGM, non basta seguire gli aggiornamenti sul portale ufficiale del Ministero della Salute, piuttosto bisogna informarsi minuziosamente andando a seguire le diatribe che si celano dietro ogni produttore e nel dettaglio, cosa dice la legge in materia. Per esempio, gran parte dei consumatori credono che in Italia, gli OGM non siano ne’ ammessi ne’ commercializzati, questo non è affatto vero: addirittura, quando acquistiamo prodotti alimentari (di ogni genere), questi possono avere ingredienti OGM e in alcuni casi i produttori non sono neanche obbligati a indicarli in etichetta.

L’eurodeputato Jose Bovè afferma:
“Quando le imprese hanno detto che non c’erano rischi per la salute, hanno mentito. Tutte le valutazioni fatte finora sugli Ogm devono essere riviste alla luce di questi nuovi studi, che mostrano quanto gli Ogm siano pericolosi per la salute umana.”

La battaglia contro la Monsanto ha subito una battuta d’arresto lo scorso aprile, quando il presidente USA Barack Obama, ha convertito in legge un Disegno che è stato prontamente ribattezzato “Legge Protezione Monsanto“. 

La risulozione di continuità HR933 degli USA, presenta un regalo all’impresa Monsanto e a tutte le altre ditte che producono organismi geneticamente modificati. Praticamente, con l’Atto HR933 è stata legalizzata l’assenza di controlli sugli OGM.

Il tribunale americano e i team di ricercatori italiani, hanno messo in evidenza le pericolosità degli OGM. Tanto che il tribunale USA ha dichiarato che gli OGM sono stati approvati dalla USDA illegalmente. Nonostante questo, gli OGM continuano a circolare, in Italia e nel resto del globo.

Sulla pagina ufficiale della Manifestazione Globale contro la Monsanto, si legge:

 «Diversi studi hanno dimostrato che gli alimenti geneticamente modificati prodotti dalla Monsanto possono causare gravi danni alla salute come tumori, infertilità e malformazioni congenite. Negli Stati Uniti l’FDA, ente federale per la salvaguardia della sicurezza alimentare, viene manovrata da ex funzionari della Monsanto; riteniamo che si tratti di un conflitto di interessi discutibile, che spiega la mancanza di ricerche promosse dal governo sugli effetti a lungo termine degli OGM.  

 Non molto tempo fa il Congresso USA ha approvato il ’Monsanto Protection Act’, che impedisce ai giudici di sospendere la vendita di sementi geneticamente modificate prodotte dalla Monsanto. E da troppo tempo l’azienda gode di sovvenzioni e favoritismo politico. I piccoli agricoltori, e i proprietari di aziende agricole biologiche subiscono continue perdite, mentre la Monsanto conquista il monopolio delle riserve alimentari mondiali, mantenendo l’esclusiva sui diritti di brevetto per le sementi e il patrimonio genetico. Inoltre, le sementi geneticamente modificate della Monsanto sono dannose per l’ambiente: alcuni scienziati le ritengono la causa della scomparsa di diverse colonie di api».

Nonostante le pesanti critiche a livello globale, l’amministratore delegato della Monsanto, Hugh Grant, in un’intervista rilasciata al Wall Street Journal ha fatto sapere che nessun tribunale al mondo è riuscito mai a collegare la Monsanto a qualsiasi rischio concreto legato alla salubrità dei suoi prodotti transgenici.

Cosa possiamo fare?
Ancora una volta la vera rivoluzione deve arrivare dal nostro stile di vita. La soluzione migliore per contrastare i problemi legati alla sicurezza alimentare, sta nell’autoproduzione: orti urbani, orti in balcone e in giardino. Autoprodursi ortaggi e verdure è il modo migliore per mangiare sano e sapere cosa si mangia. Un’alternativa valida sta nel cibo biologico di produzione locale, rivolgersi ai piccoli contadini e allevatori della propria città così da aiutare l’economica locale e nutrirsi con più sicurezza.

Studi scientifici
E’ impossibile negare le evidenze diagnostiche. Ci sono molti studi che relazionano l’insorgenza di tumori con l’utilizzo di pesticidi e alimenti OGM. Gli studi più accurati sono quelli condotti in ambienti controllati dove le interferenze sono ridotte al minimo, quindi parliamo di ricerca in vivo sui topi. A questo indirizzo ci sono molti dati sconcertanti.

Per chi avesse poca dimestichezza con l’inglese, la sintesi degli studi:
Gli effetti sulla salute del granturco geneticamente modificato (l’11% della dieta), indipendentemente dalla presenza o assenza del trattamento con pesticidi, sono stati studiati per due anni sui ratti. Tutti i gruppi di topi avevano dei tassi di decessi 2-3 volte superiori a quelli riscontrati nei gruppi di controllo. I topi morivano più in fretta e con maggior presenza. Nei maschi a cui era stata somministrata alimentazione OGM, i danni al fegato e le necrosi erano superiori dalle 2 alle 5 volte. Le nefropatie renali si sono presentate con una maggiore frequenza (fino a tre volte!).  Questi effetti sono stati spiegati con le conseguenze metaboliche dell’ingestione di alimenti OGM.

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