Palazzina crollata a Torino: Ettore è stato estratto vivo dalle macerie dopo oltre 30 ore

ettore salvato vivo tragedia palazzina crollata torinoEttore è scampato alla tragica esplosione in una palazzina nella periferia nord di Torino: a oltre 30 ore dal crollo, in cui è morto un bambino e sono rimasti feriti tre adulti, tra cui la mamma della vittima, è arrivata una buona notizia. Il cucciolo, che era stato adottato da una delle famiglie coinvolte nel disastro, è stato estratto vivo dalle macerie.

Quando ormai si erano perse le speranze, i vigili del fuoco sono riusciti a raggiungerlo e a tirarlo fuori da lì. Ettore è stato successivamente trasferito presso l’ambulatorio sociale dell’Enpa dove verrà sottoposto ad accertamenti, ma le condizioni al momento lasciano spazio all’ottimismo.

“Ringrazio i Vigili del Fuoco che hanno dimostrato anche in quest’occasione di esserci sempre.” ha commentato Marco Bravi, Presidente della Sezione torinese di Enpa e del Consiglio Nazionale dell’Ente.

Bravi ha sottolineato che i volontari dell’associazione, che hanno dato il loro supporto in tutta la giornata, sono vicini al lutto delle famiglie coinvolte nella tragedia.

“Speriamo di riuscire a far dimenticare almeno ad Ettore gli spaventosi momenti vissuti. Grazie a tutti i cittadini che hanno voluto dimostrarci la loro solidarietà oltre comunque al doveroso cordoglio per la morte del piccolo Aron”.

Il Comune di Torino sosterrà le spese per le esequie del piccolo Aron

Proprio oggi il Comune di Torino ha annunciato che si farà carico dei costi dei funerali del piccolo Aron, il bambino di 4 anni morto a causa del crollo della palazzina del quartiere Madonna di Campagna.

La sindaca Chiara Appendino ha contattato telefonicamente i genitori del piccolo, che nel pomeriggio hanno incontrato l’assessore Marco Giusta. Le esequie si terranno a Torino in una data ancora da fissare. La prima cittadina, in contemporanea, proclamerà il lutto cittadino.

Il Comune cercherà anche di venire incontro alle esigenze della famiglia del piccolo, con beni di prima necessità e una sistemazione in housing sociale.

Intanto la Procura di Torino ha aperto un un’indagine, per il momento a carico di ignoti, ipotizzando il reato di omicidio e disastro colposo.

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