Scopre che il cane che nessuno voleva sta per essere abbattuto e inizia a leggergli delle favole

cane abbattuto abbadonato cuccioloQualche tempo fa diventò molto virale la storia di una giovane volontaria che, dopo aver saputo che un cane che nessuno voleva stava per essere abbattuto, aveva deciso di sedersi accanto a lui per coccolarlo e leggergli una storia, per esorcizzare un po’ la tristezza della sua situazione.

La Humane Society del Missouri si è lasciata ispirare da quel tenero gesto e ha deciso di avviare un progetto chiamato “Shelter Buddies Reading Program” (Programma di lettura per gli amici del rifugio).
Durante la durata dell’evento, il rifugio apre le sue porte a bambini e adolescenti per permettere loro di passare un po’ di tempo insieme ai cani leggendogli delle storie. In questo modo non solo favoriscono il benessere degli animali che rispondono sempre positivamente alle visite dei bambini, ma si incentiva anche la lettura. In più ai bambini viene offerta anche la merenda.

“Stiamo cercando di dare conforto agli animali che restano in rifugio per lunghi periodi perchè magari non sono così ‘desiderabili”. Anche solo il fatto che i bimbi vengano a salutarli è molto d’aiuto”, ha affermato JoEllyn Klepacki, direttrice della Humane Society del Missouri.

Non solo la lettura, con il programma estivo si incentiva anche la scrittura e insegna come prendersi cura di un cane

Oltre agli eventi nel corso dell’anno scolastico, l’associazione ha avviato anche un programma specifico per le vacanze chiamato Deck the Howls (copri gli ululati), ideato appositamente per ridurre l’ansia dei cani e responsabilizzare i bambini. I piccoli, invece delle solite fiabe, dovranno leggere i loro racconti su come stanno trascorrendo le vacanze.

Ormai sono trascorsi diversi anni da quando il programma è stato avviato e si può affermare che l’obiettivo sia stato raggiunto. Il progetto ha anche uno scopo secondario: quello di favorire le adozioni. Alcuni bambini (e le rispettive famiglie) si sono così affezionati ai cani a cui leggevano le storie che hanno deciso di adottarli. Trascorrendo molto tempo insieme a loro, infatti, hanno avuto l’opportunità di conoscere il loro carattere e di non fermarsi solo all’apparenza.

Prima di poter entrare a far parte del progetto, i bimbi devono seguire un breve addestramento di 90 minuti in cui gli viene spiegato cosa devono fare e come possono far sentire a proprio agio i cani. La maggior parte di essi non ha mai messo piede in un rifugio. Alcuni non avevano neanche mai accarezzato un cane.

“Molti di questi bambini rimangono stupiti quando scoprono che esistono rifugi pieni di animali senza casa”, ha detto Klepacki. “E quando entrano e li vedono e li incontrano, si connettono con loro. Sviluppa quell’empatia che hanno e li ispira a voler fare di più per aiutarli”.

 

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