Sfruttare le vibrazioni della linea ferroviaria per produrre energia

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Ogni treno in moto per esempio produce un’immensa vibrazione che si ripercuote a terra durante il suo passaggio. Allora perché non ricavare energia elettrica pulita dalle vibrazioni prodotte dal passaggio dei veicoli?
Ci hanno pensato alcuni ricercatori della Stony Brook University (nello Stato di New York, Stati Uniti) a mettere a punto un sistema denominato Mechanical Motion Rectifier. Si tratta di un dispositivo che intrappola le vibrazioni per poi convertirla in energia elettrica.
in sintesi, il sistema riesce a catturare dai binari ferroviari le vibrazioni oscillatorie irregolari per poi trasformale in movimento unidirezionale che può così essere utilizzato per produrre energia elettrica.

Lo scopo non è assolutamente quello di autoalimentare i treni, bensì gli impianti presenti sulla linea ferroviaria come possono essere, ad esempio, i semafori o i passaggi a livello.
Conti alla mano, sembra che se applicata solo nello Stato di New York, il risparmio in bolletta si aggirerebbe attorno ai 10 milioni di dollari l’anno, mentre la riduzione in termini di emissioni di CO2 potrebbe arrivare a circa 3.000 tonnellate l’anno.

Se ci spostiamo in Giappone, già troviamo dispositivi che sfruttano le vibrazioni prodotte dal passaggio dei veicoli. È quello a Tokyo, sul ponte Goshiki-Zakura-Ohashi che si erge sul fiume Arakawa. Sono stati, infatti, istallati sul ponte una serie di piccoli generatori in grado di trasformare le micro vibrazioni derivate dal via vai dei veicoli in energia.

L’impianto segue il principio su cui si basa il funzionamento delle casse acustiche, che partendo da impulsi elettrici generano vibrazioni che danno origine al suono, ma lo invertono. I generatori posizionati sul ponte a Tokyo, invece, catturano le vibrazioni e le trasformano in energia elettrica.

Attualmente l’elettricità prodotta riesce a coprire il fabbisogno energetico del solo ponte Goshiki-Zakura-Ohashi, ma già si sta pensando di utilizzare stesso meccanismo per l’illuminazione di altri ponti della città di Tokyo.

A Londra, invece, uno studio di progettazione ha proposto un progetto per ottenere energia elettrica pulita dai passi dei pedoni, e in particolare dei pendolari, tramite un impianto installato nel pavimento di una stazione. Il progetto nasce dall’idea di sfruttare i watt prodotti dai passi umani tramite dei dispositivi a pressione idraulica collocati nei pavimenti delle stazioni metropolitane particolarmente affollate.

Si tratta di iniziatiative per tutelare l’ambiente e si basano sul principio di non sprecare nulla che possa trasformarsi in una risorsa preziosa per la terra.

 

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