Vattanac Tower: grattacielo ecosostenibile

A Phnom Penh, prosegue la costruzione della Vattanac Capital Tower, l’edificio più alto di tutta la Cambogia. La torre  al suo completamento raggiungerà i 183,8 metri distribuiti su 39 piani e sarà  un importante  modello di progettazione energeticamente efficiente .

La superficie del lotto è tutta occupata da una vasta hall in vetro e acciaio che ospita caffè, negozi e ristorantiche si sviluppano su 3 piani, massimizzando la connessione visiva tra gli spazi, legati fra di loro e con la “spina dorsale” della torre 1. Il prospetto meridionale, più sinuoso, presenta una pensilina che segna l’accesso alla banca ed ai negozi delle marche più importanti, diventando un spazio di sosta protetto.

Alle estremità Est ed Ovest della pedana di vetro si staccano due torri.

La torre 1, di 39 piani, ospita gli uffici e 150 appartamenti destinati ad uffici e ad unità abitative da 1 o 2 letti. La sua geometria non è rigidamente imbrigliata, bensì è adattata al panorama circostante e alle esigenze degli ospiti. Una lieve smussatura ad Est permette di godere della viste del fiume Mekong, così come si può godere di un pregevole panorama dalla terrazza ricavata sulla testa del drago.

La torre 2 si differenzia per forma, altezza e uso dei materiali. Alta appena 8 piani, qui trovano posto gli uffici più flessibili, ovvero spazi destinati alle attività finanziarie e progettati per essere suddivisi in base alle necessità. Sale riunioni e centri per la gestione dei dati sono disposti lungo il prospetto ovest, più luminoso, mentre nei piani inferiori spazi ricreativi con molto verde e le unità di trattamento per l’aria.

La Vattanac Tower si colloca in un’area strategica della città, nel distretto finanziario, lungo un importante asse di collegamento, affiancando all’elevata qualità della struttura un’ottima pianificazione dei collegamenti, per ridurre al minimo l’impatto sul contesto, dei futuri fruitori temporanei della struttura.

 Osservando il prospetto si nota come questo sia formato da piani vetrati sovrapposti ed inclinati, che evocano l’immagine delle “squame di un drago”, un animale molto importante per la cultura cambogiana, simboleggiato anche dalla forma curva della torre.

L’analogia con l’animale fantastico è evidente: una linea sinuosa si stacca da terra , fluttuante, per disegnare il profilo del rettile, dalla coda alla testa, fino a raggiungere quota 183,8 metri.

Questo ingegnoso sistema consente di ottimizzare al massimo l’illuminazione naturale degli spazi interni, bloccando però i raggi solari diretti che potrebbero compromettere il benessere microclimatico interno. Un sistema di ombreggiamento, al di sotto della struttura del tetto, evita il surriscaldamento.

Grazie al design della facciata Dragon Scaledalla flessibilità degli spazialle prestazioni degli impianti,all’uso del verde all’interno degli open space e al ridotto apporto energetico, ha ottenuto la certificazione LEED.

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