Le regole per mangiare correttamente la frutta, indicazioni del nutrizionista

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Imparare a mangiare tanta frutta, e a farlo nel modo corretto, gioca un ruolo basilare nella detossificazione del nostro organismo e mette a disposizione una enorme quantità di energia utile a livello fisico e mentale. Nessun cibo è così perfetto e bilanciato per l’uomo come la frutta. Siete tra quelli che dice che la frutta gonfia o fermenta? Ecco come dimenticarsi per sempre di questi fastidi ed ottenere tutta l’incredibile energia, vitamine e minerali VIVE dalla frutta, l’alimento principe e più naturale per l’essere umano.

Occorre evitare che la frutta trovi sul suo cammino cibo indigerito e residui putrefattivi di pasti precedenti e di digestioni prolungate oltremisura, mandando se stessa e il resto in putrefazione, e creando gas e rigonfiamenti intestinali. Se mangi due fette di pane e poi una porzione di frutta, rovini un meccanismo perfetto. La porzione di frutta è pronta per andare direttamente nell’intestino tenue, nel duodeno, ma viene impedita di fare quel percorso e viene trattenuta nello stomaco da quelle fette di pane, per cui l’intero pasto, sia il pane che la frutta, si trasforma in un bolo acido carico di fermentazione, per cui tutto è da considerarsi compromesso e rovinato.

Come funziona le digestione?

Le combinazioni alimentari sono regole fondate sulla fisiologia della digestione e sulle ricerche ed esperienze di molti studiosi. Non tutti i cibi vengono digeriti allo stesso modo e con gli stessi tempi. È questa la regola fondamentale che sta alla base delle combinazioni alimentari. La digestione avviene ad opera di sostanze particolari, chiamate enzimi, che scindono gli alimenti nei loro costituenti fondamentali. Nell’organismo ci sono numerosi enzimi ed ognuno specifico per ogni sostanza. Questo schema, seppur limitato, può aiutare a comprendere la complessità del processo digestivo.

Ciascun enzima necessità di specifiche condizioni di acidità (pH) per poter agire al meglio: ad es. la ptialina funziona meglio in ambiente alcalino, la pepsina meglio in uno acido. Quando viene ingerito un alimento si dovrebbero creare le condizioni ideali di acidità affinché l’ambiente sia il più idoneo possibile per favorire l’attività enzimatica. Ma se si associano nel pasto alimenti che hanno esigenze digestive diverse, se non addirittura opposte, questo non può avvenire con il risultato che la digestione è più lenta e difficoltosa e con una serie di sequele a ciò connesse: sonnolenza post-prandiale, bruciore gastrico, senso di pesantezza, gonfiore, meteorismo e più grave produzione di scorie tossiche.

Ecco allora le regole per mangiare correttamente la frutta!

1) Mangiare la frutta a stomaco vuoto o 20-30 minuti prima di mangiare. L’unica eccezione è l’ananas, mela, kiwi e papaya che hanno degli enzimi digestivi che facilitano la digestione e che gli permettono di essere mangiati a fine pasto favorendo l’assimilazione del pasto. Per mia esperienza l’ananas è il migliore a fine pasto.

2) La frutta può essere divisa in frutta dolce, frutta semiacida e frutta acida.
Frutta acida: ananas, arance, clementine, limoni, mandarini, melagrane, pompelmi, ribes.
Frutta semiacida: albicocche, ciliegie, fragole, mele, pere, pesche, prugne, uva.
Frutta dolce: banane, datteri, fichi, mele dolci, uva dolce.
Melone e anguria.

3) Possiamo mangiare diversi tipi di frutta insieme rispettando la combinazione: Frutta acida + semiacida; Frutta dolce + semiacida. Evitare invece di mescolare frutta dolce con frutta acida.

4) Il melone e l’anguria vanno mangiati da soli altrimenti fermentano con grossa facilità dato l’elevato contenuto di glucidi (zuccheri). Ma c’è un lato positivo: impiegano solo 10 minuti per essere digeriti quindi l’ideale è mangiarli prima di iniziare il pasto.

5) Non esiste una “simpatia” totale tra frutta e verdura in quanto richiedono enzimi diversi per la loro elaborazione e assimilazione. Il frutto più adatto a eventuali miscele è la mela. Tuttavia piuttosto che combinare queste due categorie di alimenti è meglio mangiare prima la frutta, poi la verdura.

Seguendo questi semplici regole che si basano sul funzionamento digestivo avremo due vantaggi: nessun fastidio nel mangiare frutta e l’enorme beneficio delle proprietà del cibo elettivo per l’uomo.

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