Come ridurre i consumi di riscaldamento, interventi a basso costo

come ridurre consumi riscaldamento
Come ridurre consumi di riscaldamento: che tipo di riscaldamento adottare per avere meno spese in bolletta? Per fortuna esistono tanti accorgimenti per niente difficili da attuare e senza l’intervento di un tecnico. A tal proposito vi illustreremo diversi consigli su quale tipologia di riscaldamento adottare oppure, in mancanza di un budget iniziale da investire, su come ridurre i consumi di riscaldamento mediante interventi a basso costo e fai da te.

Qual è la tecnologia più economica per il riscaldamento?

  • Pannelli radianti a pavimento

Tra le soluzioni più efficaci in termini di efficienza e di risparmio economico troviamo l’installazione di pannelli radianti a pavimento: ottimizzano il riscaldamento domestico, evitando il ciclo dell’aria calda verso l’alto e, di conseguenza, la perdita di parte del calore. Il risparmio è superiore se i pannelli sono abbinati a una caldaia a condensazione che ha la sua resa massima a temperature stabili e non troppo elevate, proprio come quelle dei pannelli a pavimento.

  • Risparmiare sul riscaldamento con l’energia geotermica

Quando si parla di energia geotermica c’è molta confusione, eppure questa forma di energia potrebbe diminuire drasticamente la spesa energetica del riscaldamento domestico e della produzione di acqua calda sanitaria, soprattutto se l’impianto è associato a un pannello solare termico.

E’ vero, quando si parla di energia geotermica, si fa riferimento a una fonte di calore che proviene dal sottosuolo ma non bisogna scendere per forza in profondità: esistono impianti di riscaldamento da geotermia superficiale dove si sfrutta l’energia emessa dal Sole. A profondità poco elevate, il terreno trattiene soprattutto il calore derivato dall’irraggiamento solare e dall’acqua piovana penetrata nel suolo. Per sfruttare questa energia (che può riscaldare casa in inverno e raffreddarla in estate) basterebbe una pompa di calore associata a un impianto geotermico.

Il risparmio sul riscaldamento e sulla climatizzazione dettato da una pompa di calore geotermica a bassa entalpia (cioè che sfrutta l’energia geotermica di superficie) è considerevole, soprattutto se associato a un sistema di riscaldamento/raffreddamento a serpentina (pannelli radianti per sistemi di riscaldamento a pavimento, a soffitto o a battiscopa).

I pannelli radianti descritti in precedenza, rappresentano la migliore soluzione impiantistica per una pompa di calore geotermica: in inverno fanno circolare acqua calda a 30-35 °C e in estate acqua fredda a 18-20 °C, riscaldando e raffreddando con il massimo grado di comfort e risparmio energetico.

Chi è già dotato dei tradizionali radiatori, può sfruttarli ma con qualche limite. Chi ha già una caldaia può associargli un impianto geotermico di superficie ma in questo caso l’impianto potrà essere utilizzato solo per la produzione di calore e non per raffreddare gli ambienti.

Oltre a garantirvi un risparmio sul riscaldamento e raffreddamento, una pompa di calore geotermica può contare su appositi incentivi e tutti gli interventi di ristrutturazione possono essere ammortizzati con il piano di detrazione fiscale che va dal 65% (per chi interviene oggi) fino al 36% per chi interviene entro il 31/12/2016.

Come è fatto un impianto di riscaldamento da geotermica superficiale?
Il pozzo più semplice può essere installato in poche ore. Consiste in due tubi che vanno in profondità e un pozzo dal diametro di 15 cm. L’impianto è un circuito chiuso che consente il passaggio dell’acqua che estrae energia termica dal sottosuolo, poi sarà la pompa di calore a pensare al resto

  • Impianto solare termico

Anche l’impianto termo-solare è una soluzione vincente in termini di efficienza e risparmio. Gli impianti solari termici catturano l’energia solare, la immagazzinano e consentono di riutilizzarla per scaldare l’ambiente o l’acqua. Con la sola l’installazione di un impianto termo-solare si ha inoltre diritto alla detrazione fiscale del 55% (detraibile in dieci anni) mentre è prevista una detrazione fiscale del 40% (detraibile in due anni) nel caso in cui oltre all’impianto termico solare si abbini una caldaia a pellet o a legna.

  • Stufe a pellet

Le stufe a pellet di nuova generazione sono progettate e realizzate per garantire risparmio energetico con una forma di riscaldamento ecologica.
Questo tipo di stufa può essere installata anche in appartamenti di città, con l’impiego di canne fumarie di ridotte dimensioni. Del resto, i vari tipi di rivestimenti disponibili, dall’acciaio, alla ceramica, alla pietra ollare, garantiscono una grande presenza estetica e un’adattabilità sia in ambienti tradizionali che moderni.
Ci sono due tipologie: quelle ad aria, più diffuse, e quelle ad acqua.
Queste ultime, dette idropellet, possono sostituire le caldaie, in quando riscaldano l’acqua dei termosifoni e con un kit specifico anche l’acqua per uso igienico sanitario.
Altro dettaglio non trascurabile è la possibilità di usufruire di una programmabilità settimanale automatizzata, che assicura ad impianti di questo tipo una grande autonomia.

Ecobonus o conto termico
Da non dimenticare che, un tale tipo di sistema, può usufruire delle detrazioni Irpef dal 65 al 50% per chi acquista termo stufe e termo camini efficienti (grazie all’ecobonus). Mentre chi compra questi dispositivi in sostituzione a un impianto pre-esistente e poco efficiente potrà contare sul sistema di incentivi previsto con il conto termico.

Conto termico
Secondo quanto disposto dal GSE, chi intende sostituire il proprio impianto di riscaldamento perchè inefficiente può contare su un incentivo economico erogato in due anni che può arrivare a coprire anche l’intero importo speso per l’acquisto del nuovo impianto di riscaldamento a bio massa ( stufe a pellet, termo camino a pellet o a legna…….)

  • Risparmiare sul riscaldamento con i termocamini

In parallelo alle stufe a pellet, si stanno sempre più diffondendo i termocamini. Si tratta di camini alimentati da bioetanolo, pellet, gasolio o legna.

In particolare per i termocamini a biomassa (legno o pellet) così come per le stufe a pellet, il GSE (Gestore servizi energetici), mediante il già citato conto termico, ha messo a disposizione degli utenti un incentivo economico.

Come accedere al conto termico?
Come premesso, per accedere al conto termico bisognerà sostituire il vecchio impianto di riscaldamento (alimentano a gasolio, olio combustibile, carbone o biomassa) con un nuovo apparecchio a biomassa più efficiente.
Le richieste per accedere al conto termico possono essere effettuate direttamente online accedendo al portale al sito GSE nella sezione Conto Termico

Come viene erogato l’incentivo economico previsto con conto termico?
L’incentivo viene erogato sotto forma di due assegni/versamenti che possono arrivare a coprire anche l’intera spesa sostenuta. L’entità dell’incentivo varia in base alla zona climatica di residenza e all’efficienza del termocamino o stufa a pellet scelta.

Altre soluzioni di riscaldamento a basso costo le trovate nell’articolo “Soluzioni per riscaldare e risparmiare energia”

Come ridurre i consumi del riscaldamento, interventi a basso costo

Come anticipato nella premessa, per risparmiare sul riscaldamento è possibile intervenire anche modificando le proprie abitudini o attuando interventi a basso costo che prevedono una spesa minima che va dai 10 ai 300 euro.

  • Fate uso di valvole termostatiche o cronotermostati

È preferibile mantenere la temperatura a 19 gradi per spendere meno sul gas. In questo modo potrete regolare la temperatura di casa vostra anche se avete un riscaldamento centralizzato. In commercio trovate le valvole termostatiche in grado di regolare automaticamente l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura scelta. Vanno installati sul rubinetto del calorifero e hanno l’aspetto di una manopola circolare.

Risparmio sulla bolletta: usare le valvole vi garantisce un risparmio del 10-15% delle vostre spese di riscaldamento.

Per incrementare il risparmio sul riscaldamento, potete usare dei cronotermostati che sono in grado di ridurre la spesa in bolletta del 25-30%. I cronotermostati sono dispositivi a basso costo che si installano facilmente anche con il fai da te: un dispositivo con display va installato in camera e un ricevitore va collegato alla caldaia (le caldaie hanno un ingresso predisposto proprio per termostati e cronotermostati).

cronotermostato nest

Differenza tra cronotermostato – termostato/valvole termostatiche
Il cronotermostato consente di gestire la temperatura domestica in modo completo in quanto comanda accensione e spegnimento della caldaia non solo in base al rilevamento di una determinata temperatura così come fatto dai classici termostati, ma lo fa anche in base alle fasce orarie della giornata, della settimana e in base e intervalli preimpostati dall’utente. In commercio esistono cronotermostati dai prezzi più disparati, si parte dai 10 euro per quelli che hanno programmi quotidiani, ai 30-50 euro per quelli con programmi settimanali. Non mancano cronotermostati “smart” che apprendono le abitudini degli utenti di casa e realizzano programmi personalizzati autonomamente, è il caso di Nest, il cronotermostato intelligente che può essere gestito dallo smartphone ma in questo caso l’acquisto prevede una spesa di circa 300 euro. Gli esempi dal miglior rapporto qualità/prezzo presenti sul mercato:
Cronotermostato digitale con 10 programmi, disponibile al prezzo di 12,92 €
Cronotermostato Digitale Settimanale – Perry Zefiro, disponibile al prezzo di 58,61 €
Nest, sistema intelligente per la gestione della temperatura domestica, prezzo 328 €.

  • Eliminate l’aria dai caloriferi

Evitate di provocare differenze tra la temperatura interna e quella esterna: è l’escursione termica una delle cause delle spese nel riscaldamento. Per stare nei limiti di un’escursione ragionevole, è preferibile non superare gli 8 gradi di differenza. A volte può bastare deumidificare anziché riscaldare; si tradurrebbe in un notevole risparmio di energia.
Potrebbe interessarvi l’articolo dedicato ai deumidificatori fai da te.

Risparmio sulla bolletta: limitare l’escursione termica comporta un risparmio di circa il 30% sulle spese di riscaldamento

  • Tenete chiuse le finestre quando usate il riscaldamento

Se aprite le finestre d’inverno e lasciate entrare aria fredda, riducete l’effetto del riscaldamento, aumentandone l’uso e dunque la spesa in termini economici. Premesso che il riciclo d’aria è necessario per evitare problemi di muffa, umidità, condensa, ecc potete rimediare aprendo le finestre una stanza per volta con la porta chiusa solo quando potete spegnere il riscaldamento.

pannello termoriflettente

  • Mettete dei fogli isolanti dietro ai caloriferi

Per ottimizzare la resa del riscaldamento e di conseguenza abbassare i costi sulla bolletta è preferibile posizionare fogli isolanti dietro ai termosifoni: servono a riflettere il calore dei termosifoni che altrimenti andrebbero a riscaldare il muro e quindi disperso all’esterno. Purtroppo gran parte del calore prodotto va disperso attraverso, muri, porte e finestre.
Per maggiore approfondimento leggi l’articolo “Come risparmiare sul riscaldamento con i pannelli termoriflettenti”

Risparmio sulla bolletta: posizionare i fogli riflettenti dietro i termosifoni vi garantisce un risparmio di circa il 35% sulle spese di riscaldamento.

Il prezzo dei fogli isolanti varia, nei centri commerciali si trovano fogli isolanti al prezzo di circa 15-20 euro, online abbiamo trovato questo pannello isolante riflettente per termosifoni al prezzo di 3,95 euro, con dimensioni 100 cm x 70 cm.

  • Controllate gli infissi delle finestre

Se volete evitare l’acquisto di nuovi infissi potete almeno regolare meglio cerniere e cardini in modo da eliminare qualsiasi spiffero. Se volete farlo da voi, dal ferramenta sono disponibili degli appositi materiali adesivi, progettati per eliminare gli spifferi degli infissi.

Risparmio sulla bolletta: eliminare gli spifferi d’aria vi garantisce un risparmio di circa il 30%.

  • Passate al mercato libero dell’energia e del gas

Si calcola che questa scelta può portare ad un risparmio sulle bollette annua di 160 euro per l’energia elettrica e di 150 euro sul gas. La cosa più importante è scegliere la tariffa più adatta al proprio profilo di consumo. Come capirlo? Grazie all’aiuto del nostro comparatore online che puoi consultare cliccando sul bottone sottostante.

Per maggiore approfondimento su come risparmiare sui riscaldamenti puoi leggere l’articolo ” Accorgimenti quotidiani per risparmiare sul riscaldamento”

Come riiscaldare a costo zero con la stufa fai da te

Infine vi proponiamo  la realizzazione di una “stufa fai-da-te” che si realizza con soli pochi euro e… vale la pena provare. Questo sistema di riscaldamento fai-da-te è usato anche dagli eschimesi degli igloo ed era un cult ai tempi degli antichi romani. Tutti i dettagli su cosa occorre e come realizzarla vi rimandiamo all’articolo “Come riscaldare casa con la tufa fai da te” 

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