Consumo climatizzatore

Consumi condizionatore
Da che cosa dipende il consumo di un condizionatore?

L’estate sta arrivando e… quale migliore momento per potersi domandare quale sia il modo più adatto per poter contrastare il caldo, evitando magari di sacrificare troppo la bolletta?

Ebbene, i tempi sono propizi per cercare di approfondire un argomento mai ben digerito:  quale è il consumo del condizionatore? E come possiamo abbassare i costi del condizionamento dell’aria in bolletta?

Possiamo cercare  di offrire una valida risposta a questa domanda nelle righe che seguono, cominciando con l’occuparci di una questione essenziale: da che cosa dipende il consumo del condizionatore?

Consumo climatizzatore da cosa dipende

Per poter capire in che modo poter risparmiare sul consumo del climatizzatore, non possiamo che partire immaginando quali siano le ragioni che influenzano in maniera più o meno negativa o i costi in bolletta.

Il funzionamento del climatizzatore è abbastanza semplice. Il condizionatore è infatti un elettrodomestico che scambia il calore, sfruttando le capacità di evaporazione e di condensazione di un fluido liquido per poter trasferire il calore dall’interno verso l’esterno, rinfrescando così il clima dell’abitazione.

Se questo meccanismo di base è piuttosto semplice, lo stesso non si può certamente dire per quanto concerne la sua efficienza energetica. La tecnologia con cui viene costruito l’impianto, le condizioni in cui opera, la classe energetica, l’esposizione, la collocazione geografica e altri fattori ancora, sono in grado di influenzare i consumi. Che, peraltro, non sono costanti nei minuti di impiego dell’elettrodomestico, divenendo più intensi nel momento dell’accensione, e meno elevati nel momento del funzionamento “a regime”, con velocità “di crociera”.

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Calcolo consumo condizionatore

Ma in che modo si calcolano i consumi del condizionatore? Per capirlo dobbiamo compiere una poderosa esemplificazione e… condividere un pratico suggerimento: il metodo più semplice per stimare i consumi è infatti quello di attrezzarsi di un apposito misuratore di consumo di corrente, un piccolo dispositivo che può essere facilmente installato tra il cavo di alimentazione e la presa elettrica, e che permette di misurare in tempo reale quale sia l’assorbimento d’energia elettrica dell’elettrodomestico collegato.

Il costo di questo misuratore è di pochi euro (lo puoi trovare anche su Amazon) e ti permetterà di capire quanti kW sono assorbiti dal condizionatore. A quel punto non dovrai far altro che convertire i kW in prezzi, tenendo conto che, a seconda del prezzo della componente energia e dei costi accessori, ogni kW consumato può costare tra 0,20€ e 0,40€.

Consumi condizionatore
Come risparmiare sul consumo di un condizionatore.

Classe energetica condizionatore

Sebbene, come abbiamo anticipato, siano davvero numerosi gli elementi che sono in grado di fungere da determinanti per i consumi di un condizionatore, è indubbio che tra i più importanti vi siano la potenza elettrica e il grado di efficienza energetica dell’impianto.

Quest’ultima, nel campo dei condizionatori, viene classificata da qualche tempo sulla base dell’indice SEER, uno specifico parametro che misura i consumi energetici stagionali sulla base di un fabbisogno medio di 1300 kWh.

In linea di massima, i moderni condizionatori inverter di Classe AAA+, appartenenti a una classe energetica particolarmente evoluta e competitiva sotto il profilo dei consumi, possono avere un indice di SEER pari a 8,5, ed un consumo annuo di soli 160 kWh, ovvero il 40% in meno rispetto ad un modello di Classe B SEER 5 (260 kWh) e circa un terzo dei consumi di un vecchio Classe F SEER 3 (430 kWh).

Altro parametro che dovresti cercare di confrontare è la BTU (British Termal Unit), che può essere utilizzata come parametro della capacità di refrigerazione ambientale. Sintetizzando, acquistando un condizionatore da 9000 BTU orari si potrà refrigerare qualsiasi ambiente fino a 25 mq nell’arco di 1 ora, mentre un condizionatore da 12000 BTU potrà fare lo stesso ma… per ambienti fino a 35 mq.

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Ridurre il consumo dei condizionatori

A questo punto dovresti avere le basi utili per poter passare allo step successivo. Ovvero: come ridurre il consumo dei condizionatori?

La domanda è tutt’altro che superflua! I condizionatori d’aria sono infatti fra gli elettrodomestici che consumano più energia in assoluto, e anche se negli ultimi anni sono stati prodotti dei modelli molto competitivi, il risparmio non è mai abbastanza.

Di qui, la necessità di approcciare a un acquisto e a un consumo più consapevole, cominciando dalla scelta del condizionatore più adatto alle proprie esigenze.

Acquistare un condizionatore sovradimensionato rispetto alle dimensioni dell’ambiente da refrigerare creerà solo uno spreco energetico, mentre acquistare un condizionatore sottodimensionato sarà inutile per le tue esigenze di benessere.

In secondo luogo, cerca sempre di preferire modelli innovativi, e in particolar modo i condizionatori inverter, invece dei vecchi “on/off”, conquistando così un risparmio in bolletta che può arrivare a superare il 60% nel caso dei modelli di classe AAA+.

Il terzo suggerimento che vogliamo darti è quello di impostare la giusta temperatura. Ricorda che la temperatura ideale per l’uomo è di circa 25 – 26° C, e che valori inferiori a questi sono un enorme spreco di risorse e anche un rischio per la propria salute, visto e considerato che espongono a dannosi sbalzi di temperatura.

Infine, ricorda altresì di scegliere la tariffa energetica più conveniente. Sul mercato esistono più fornitori, con diversi approcci qualitativi e diversi schemi tariffari: un confronto tra le proposte a tua disposizione ti permetterà di individuare quella migliore per te!

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