Come difendere i bambini da un’infezione alimentare

Ti è capitato che il tuo bambino si è ammalato durante la vacanza ? Spesso i cibi che hanno consumato si rivelano i responsabili di una infezione alimentare.

Intossicazione alimentare. Botulino
Secondo la  Società Italiana di Infettivologia Pediatrica infatti è proprio durante i mesi estivi che viene registrato il maggior numero di casi di infezioni causate dall’assunzione di cibi convertiti in veicoli di agenti patogeni potenzialmente pericolosi.

In simili casi, secondo i pediatri, è possibile parlare di intossicazione alimentare o di tossinfezioni, a seconda di come si svolge l’azione di attacco dell’organismo umano da parte di virus o batteri. Questi pericolosi agenti patogeni possono essere in grado di valicare le difese immunitarie dei più piccoli, in quanto il loro sistema difensivo non avrebbe ancora raggiunto un completo sviluppo.

La più grave forma di intossicazione alimentare è il botulino: può presentarsi soprattutto in conserve preparate in casa senza seguire scrupolose regole igieniche.

È bene dunque diffidare sempre da quegli alimenti sulla cui superficie si ravveda la formazione di patine bianche o muffe, tra i segnali visibili della possibile presenza di botulino.

Infezione alimentare.  Sintomi di infezione
Tra i disturbi più comuni relativi alle intossicazioni alimentari vi sono le infezioni provocate da stafilococco.

Mal di pancia, vomito e diarrea: sono il risultato della reazione del corpo che si difende espellendo le sostanze indesiderate. Questi sintomi sono molto comuni quando si mangiano cibi non del tutto salutari

Secondo i pediatri della SITIP (Società Italiana di Infettivologia Pediatrica), sono molte le insidie che si nascondo nei cibi, in particolare quelli preparati in casa. E i bambini sono i soggetti più a rischio, perché il loro sistema immunitario è ancora in fase di completamento.

Contaminazione alimenti. Norme igieniche
Durante la preparazione dei cibi, in particolare quelli destinati ai bambini, bisogna eseguire alcune regole fondamentali di igiene e sicurezza:

Il luogo dove si preparano i cibi deve essere pulito e disinfettato

Prima di maneggiare gli alimenti occorre lavarsi bene le mani

Frutta e verdura vanno lavati accuratamente

I cibi freschi devono sempre essere mantenuti in frigo

Gli alimenti che richiedono cottura devono essere completamente cotti

I contenitori utilizzati per la conservazione devono essere puliti e sterilizzati. Molto utili i vasetti con tappo di sicurezza.

I cibi devono essere consumati subito dopo la cottura. Se avanzano vanno conservati in frigo, chiusi in contenitori idonei, al riparo da qualsiasi contaminazione.

La conservazione di cibi deperibili come per esempio la carne, le verdure, il pesce, etc. nel frigorifero, deve durare un paio di giorni al massimo. Se si prevede invece di doverli conservare piu’ a lungo, vanno congelati direttamente, sempre in modo corretto.

I cibi surgelati vanno scongelati in frigo o direttamente in cottura ad alta temperatura.

Prima di mangiare lavare sempre bene le mani

Maggiore attenzione va fatta quando si consumano cibi al bar e al ristorante. Soprattutto al mare.

Durante l’estate in particolare, quando la temperatura esterna è molto alta, alcuni cibi sono piu’ a rischio di altri, soprattutto quando li teniamo per ore fuori dal frigorifero. Attenzione a salse e creme a base di uova, formaggi freschi, frullati, conserve, confetture, carne, pesce, etc.

Infezione alimentare. Errata conservazione degli alimenti
In caso di conservazione non corretta, le alte temperature possono favorire il proliferare di batteri, con la conseguenza spiacevole di gastroenteriti e altre forme di intossicazione.

In caso di vomito e diarrea è molto importante mantenere l’idratazione per contenere la perdita di liquidi per cui è fondamentale che il bambino beva molta acqua.

Per approfondire potete consultare il sito della SITIP (Società Italiana di Infettivologia Pediatrica): www.sip.it

Dott.sa Eliana Cortez

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