BSL, la legislazione anti-cane

Esistono cani pericolosi e aggressivi per natura? E’ questo il concetto su cui si basa la BSL, la legge che condanna alcune razze canine per quello che potrebbero fare a prescindere dal loro amorevole comportamento con la famiglia. La legge si basa sul profilo razziale e non sull’individualità. L’acronimo BSL significa esattamente “Breed-specific legislation“, Legislazione specifica di Razza. La legge limita o dievieta la diffusione di alcuni tipi di cane in base al loro aspetto perché in base a esso questi cani sono percepiti come pericolosi.

Il realtà non si riferisce solo a specifiche razze ma anche a incroci di cani che come risultato generano un “cane minaccioso”. Ufficialmente la legge razziale vieta la diffusione di particolari specie canine, tipologie di Pit Bull, Rorrweiler, Chow Chow, Akita, Dobermann e poche altre. Tale legge è stata approvata dopo diversi attacchi da parte di queste particolari razze ed è nata per tutelare la sicurezza pubblica.

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La BSL prende di mira un’intera razza, senza tenere conto del comportamento di uno specifico animale. Con la BSL sono state rimosse alcune razze di cani. Ma come si è arrivato a questo? Con la disinformazione e una serie di incidenti spiacevoli, dove, nella gran parte di casi le vittime erano cittadini indifesi -o bambini- e i cani Pitt Bull tenuti in condizioni estreme.

Con la legge si vieta la possibilità di allevare una di queste razze ma prima rimuove queste razze strappandole dalle mani dei proprietari senza fare distinzione tra Pit Bull allevati in ambienti amorevoli e Pit Bull da guardia, allevati da criminali e gente senza scrupoli. La legge è in vigore in alcune località del Regno Unito e degli Stati Uniti. L’ultima sentenza segnalata è stata nell’Irlanda del Nord con il caso Lennox.

La BSL si applica in due modi, divieto e restrizione.
Il divieto vede la chiusura del cane in un canile e l’abbattimento, le restrizioni prevedono:
-obbligo di sterilizzazione
-obbligo di museruola
-obbligo di tenere il cane in un canile dai requisiti specifici: sei muri, catena con anelli, pavimenti in cemento, soffitto chiuso…
-obbligo di tenere il cane al guinzaglio di uno specifico materiale e di una specifica lunghezza
-obbligo di assicurare il cane con assicurazione di responsabilità civile (molto costosa)
-segnalare la presenza del cane pericoloso con appositi cartelli
-obbligo di far indossare al cane un tag di riconoscimento che lo marchi come “cane pericoloso”

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La legge Breed-specific (razza-specifica) si applica a tutti i cani di un certo aspetto, senza badare a come il cane è stato allevato e gestito. Non tiene conto del comportamento reale del cane ma generalizza. La BSL è una legge molto costosa e le associazioni animaliste hanno proposto di sostituire la BSL con campagne di sensibilizzazione per resposabilizzare i padroni di “razze a rischio” e magari multare i padroni indisciplinati senza minare la salute del cane. Tutte le proposte anti-BSL non sono state accolte. E’ vero, in giro, tra i trafficanti di droga e i malavitosi vi sono persone che addestrano i cani di taglia grossa rendendoli aggressivi e pericolosi, è per questo che bisogna fare una distinzione tra padrone e non tra razze.

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