Come combattere la ritenzione idrica

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In vista dell’estate come possiamo combattere la ritenzione idrica? La ritenzione idrica è uno dei problemi estetici più diffusi soprattutto in questo periodo dell’anno, quando tutte siamo alle prese con abiti più leggeri.

Gambe gonfie e pesanti, pancia tesa, quel fastidioso senso di pesantezza talvolta è spesso il risultato di un’alimentazione sbagliata, troppo ricca di sale sodio e grassi, che può affaticare i reni. Anche i farmaci talvolta possono determinare un ristagno di liquidi. Le donne, inoltre, hanno un rischio più elevato di ritenzione idrica fluttuante a causa di livelli di ormoni. Sindrome premestruale e menopausa influiscono molto sull’equilibrio dei liquidi del nostro fisico.

Avere una buona alimentazione è fondamentale per non aggravare la situazione e sgonfiare l’organismo. Ecco uno schema facile da seguire, fatto di poche semplici regole e ricco di buoni consigli per tornare in forma. Durante l’inverno si ha la cattiva abitudine di bere poca acqua, mangiare cibi ricchi di sale e grassi e fare poco movimento.

Con la conseguenza di ritrovarsi con quel sottile strato di ciccia che non è proprio grasso e nemmeno vera cellulite, ma liquidi trattenuti dall’organismo che causano la cosiddetta pelle a materasso o a buccia d’arancia.

Come combattere la ritenzione idrica. L’alimentazione

Il primo punto è ridurre le quantità di sodio e sale introdotte con la dieta.
L’unico modo per ridurre l’assunzione di sodio è evitare gli alimenti trasformati preferendo piuttosto i prodotti alimentari freschi. Quando si acquistano cibi confezionati è sempre bene controllare sull’etichetta il contenuto di sodio.

Per evitare di usare troppo sale quando si cucina si può invece optare per l’alternativa delle spezie, o condire i cibi con succo di limone o un po’ di peperoncino. Anche il prezzemolo è un’ottima erba diuretica.

Gli asparagi sono un altro alimento dall’alto potere drenante. Per ritrovarsi sgonfi al mattino, è sufficiente mangiarne qualche gambo la sera, in modo da ritrovarsi sgonfi al mattino in vista della giornata da affrontare.

I cetrioli sono ricchissimi d’acqua e poverissimi di fibre, un vero toccasana per chi desidera eliminare liquidi in eccesso. Buonissimi se serviti con l’insalata o magari da sgranocchiare.

L’anans è il frutto ideale per chi segue una dieta e desidera recuperare la forma. L’ananas infatti contiene la bromelina, una sostanza che rende il frutto altamente digeribile.
Inoltre presenta delle formidabili proprietà diuretiche e depurative, è ideale per le donne che desiderano combattere la cellulite, visto che svolge un’azione drenante e contrasta l’insorgere del gonfiore.

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Tra gli altri alimenti ideali per contrastare la ritenzione idrica segnaliamo: barbabietole, cipolle, finocchi, mele, pomodori, ribes.

Oltre a un’alimentazione ricca di verdure e frutta e povera di carboidrati (pasta, pane, patate) per sgonfiare il proprio corpo è fondamentale bere molta acqua. E’ in questo modo, infatti, che il corpo elimina i ristagni indesiderati, idratando dove è necessario.

Bevendo molta acqua il corpo diviene più asciutto, eliminando i presupposti del sovrappeso, riequilibrando l’intero organismo con la giusta dose di vitamine, fibre e potassio. Aumentare l’acqua nel corpo, infatti, non vuol dire solo bere, ma anche nutrirsi di alimenti che ne presentano in abbondanza.

Ecco un esempio di dieta quotidiana per ridurre la ritenzione idrica

Colazione
Una grande macedonia di frutta fresca accompagnata da un vasetto di yogurt bio a basso tenore di grassi e una manciata di noci tritate.

Snack del mattino
Una piccola banana.

Pranzo
60 gr di riso integrale
150 gr di salmone alla piastra accompagnato da fette di arancia, fette di avocado condito con vinaigrette (fatta senza aggiunta di sale). Il tutto servito su un appetitoso letto di foglie di lattuga.

Snack del pomeriggio
Una manciata di mandorle o noci.

Cena
150 gr di pollo al forno con aglio e succo di limone, servito con broccoli e carote al vapore.
Per dessert, due fette di melone.

Come combattere la ritenzione idrica. I massaggi

Per favorire la circolazione, i massaggi sono d’aiuto, soprattutto quello linfodrenante. Questo trattamento prevede piccole pressioni e movimenti circolari in grado di stimolare il sistema linfatico e permette l’eliminazione naturale dei liquidi del corpo che ristagnano nei tessuti adiposi.

Il massaggio potete anche farlo da sole, a casa dopo la doccia. Usate una crema specifica per la cellulite, magari a base di caffeina, centella asiatica, ananas o tè verde. L’applicazione deve avvenire come un rituale: asciugate la pelle e poi, partendo dalle caviglie, massaggiate delicatamente le vostre gambe con movimenti lenti e circolari, fino a raggiungere la base dell’inguine.

Come combattere la ritenzione idrica, la pressoterapia

Si tratta di un macchinario che aiuta le naturali funzioni dell’organismo, stimolando il ritorno venoso per una più rapida eliminazione delle tossine. I benefici che vengono ottenuti dal flusso sanguigno favoriscono la diminuzione di gonfiore e rivitalizzano e ossigenano i tessuti, promuovendo un’azione dimagrante e rassodante del corpo.
Tra gli altri benefici del trattamento:
Immediato sollievo da gambe pesanti, ritenzione idrica, cellulite e cattiva circolazione;
Miglioramento fisico nella forma corporea;
Diminuzione di peso;
Ottimo trattamento pre e post liposuzione;
Riduzione di edema localizzato;
Efficace drenaggio linfatico;
Allevia il dolore e il gonfiore alle gambe;
Aiuta a prevenire la stasi venosa;
Aiuta a prevenire la trombosi venosa profonda;
Migliora la circolazione sanguigna e l’ossigenazione;
Può fornire miglioramenti nelle prestazioni atletiche.
Le sedute di pressoterapia durano solitamente dai 30 ai 60 minuti, e alla fine di queste il paziente può notare subito un’azione energizzante e rinfrescante dovuta al trattamento.

Come combattere la ritenzione idrica. L’esercizio fisico

L’arma migliore per combattere la ritenzione idrica rimane comunque l’attività fisica. Il movimento, purché sia eseguito regolarmente e con razionalità, contribuisce infatti a riattivare e rinforzare il microcircolo. L’esercizio più indicato in questi casi è una sana e tranquilla passeggiata. La corsa, l’aerobica, lo spinning, il sollevamento pesi, e più in generale gli sport che prevedono frequenti impatti con il terreno (pallavolo, tennis, jogging, corsa) sono invece controindicati.

Una valida alternativa è rappresentata dal nuoto e dalla bicicletta (poco utile quella tradizionale, meglio utilizzare il modello “recline” con le gambe che pedalano in orizzontale anziché in verticale). Anche esercizi propriocettivi e di mobilizzazione della caviglia sono indicati in caso di ritenzione idrica causata da insufficienza venosa.

Al termine della seduta lo stretching abbinato ad esercizi di controllo respiratorio eseguiti con le gambe in alto, favorisce il ritorno venoso e l’eliminazione delle tossine prodotte.
L’esercizio fisico contrasta il restringimento dei vasi sanguigni. Ciò porta ad una migliore transizione dei liquidi ai reni da dove vengono poi eliminati. Di quanto esercizio fisico abbiamo bisogno per ridurre la ritenzione di liquidi? Basterebbero anche soltanto trenta minuti di allenamento o camminata, tre volte alla settimana affinché il corpo si liberi dei liquidi in eccesso.

Mangiare poco e spesso per mantenere in equilibrio i livelli di zucchero nel sangue. Per le donne soggette al problema della ritenzione nei giorni precedenti alle mestruazioni, il consiglio per limitare il problema, è di regolarsi con piccoli pasti o spuntini distanti fra loro almeno 3 ore circa.

In sintesi, la ritenzione idrica è un disturbo da contrastare con l’alimentazione, ma anche con uno stile di vita corretto: esercizio fisico, evitare bevande gasate, evitare il fumo.

Dott.sa Eliana Cortez

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