La Cina è un Paese con una lunga storia nucleare alle spalle, sia nel settore militare che civile. Fino ad oggi non vi erano regolarmenti effettivi circa la sicurezza atomica: le scorie radiattive sono state trattate con estrema libertà , addirittura in Cina è tutt’oggi possibile lo stoccaggio di rifiuti nucleari, nei pressi di centri abitati, zone agricole o addirittura fonti di approvvigionamento idrico.
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Il primo Ministro cinese Wen Jiabao, ha finalmente emanato un decreto per gli affari di Stato; il decreto diverrà effettivo il primo marzo 2012, ad un anno di distanza dalla tragedia di Fukushima. In passato e fino al prossimo marzo, la Cina non ha mai avuto regole ben precise sulla sicurezza nucleare e sul trattamento delle scorie. Dopo Chernobyl l’intero occidente tratta il nucleare con estrema prudenza, ma in Cina le cose sembrano essere del tutto diverse: chi adopera il nucleare più trattare le scorie come meglio crede, infatti quella che entrerà in vigore a marzo sarà la prima legge a regolamentare la sicurezza nucleare.
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Come è possibile che fino ad oggi non vi sia nessuna legge? Ma in Cina non ci sono ingegneri nucleari pronti a sottolineare i rischi che corrono tutti i cittadini? Addirittura non sono obbligatori test o esercitazioni di emergenza contro il pericolo delle contaminazioni da scorie radioattive.
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Le disposizioni che entreranno in vigore il prossimo marzo non sono così severe ma almeno sarà prevista «una zona tampone di sicurezza deve essere mantenuta tra le installazioni che trattano le scorie radioattive solide e le zone residenziali, le fonti di approvvigionamenti idrico, le arterie di trasporto così come le fabbriche e le imprese».
Fino ad oggi le centrali nucleari potevano essere costruite ovunque, anche nella Cina rurale dove la poverà è causa di fenomeni di lavoro minorile e vige un forte analfabetismo soprattutto tra le donne. Da marzo
«I siti delle installazioni devono anche essere completamente valutati in materiali di struttura geologica, di condizioni idrogeologiche e di situazioni socio-economiche, prima della loro costruzione».
«Le unità che gestiscono delle installazioni nucleari o utilizzano delle tecnologie nucleari e le unità che conservano o trattano delle scorie radioattive solide devono stabilire e migliorare i loro sistemi di sicurezza in conformità con la nocività potenziale di questi rifiuti. Devono anche effettuare delle esercitazioni di emergenza contro delle contaminazioni da scorie radioattive».
La regolamentazione che mira a rafforzare la sicurezza della gestione delle scorie radioattive e a proteggere l’ambiente e la salute umana è stata fortemente voluta dal popolo cinese, infatti il governo centrale, con questa legge, ha risposto positivamente alle pressioni esercitate a livello locale da vari enti e movimenti, questo è possibile intuirlo da una postilla del decreto che consente la denuncia di ogni abuso:
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«Tutte le unità o persone possono fare rapporto delle violazioni di questi regolamenti presso i dipartimenti della protezione dell’ambiente al livello superiore al distretto o presso altri dipartimenti interessati».