
La stufa a pellet conviene? Ecco una domanda lecita per chi sta valutando l’installazione di un sistema di riscaldamento a pellet. Proviamo a rispondere ai dubbi più frequenti analizzando i pro e i contro delle stufe a pellet.
La stufa a pellet conviene? Ecco una domanda lecita per chi sta valutando l’installazione di un sistema di riscaldamento a pellet. Proviamo a rispondere ai dubbi più frequenti analizzando i pro e i contro delle stufe a pellet.
Arriva l’autunno, le temperature scendono ed ecco che bisogna mettere a regime caldaia e termosifoni. In questa fase può capitare che un termosifone rimane freddo anche se la caldaia produce regolarmente acqua calda. Se i termosifoni non scaldano è bene eseguire una serie di controlli per capire dove risiede la causa.
Il pellet occupa meno spazio della legna, non necessita di stagionatura e ha un potere calorifico più alto. Analizziamo il potere calorifico pellet così da individuare il miglior pellet in commercio.
Quali sono i modelli di stufe a pellet senza canna fumaria in commercio, prezzi e condizioni di installazione per essere in norma con la legge.
La stufa a pellet senza canna fumaria potrebbe essere molto comoda, soprattutto da installare in condominio, peccato però che non esiste. Nel web e talvolta sugli stessi siti dei rivenditori, si trova la dicitura “stufa a pellet senza canna fumaria”, tuttavia tale nome induce a credere che il sistema di riscaldamento a pellet possa essere sprovvisto di tubo per la fuoriuscita dei fumi. Niente di più sbagliato, tutte le stufe a pellet hanno un tubo fumi.
Ti stai domandando come scegliere un climatizzatore? Bravissimo!
Prima di installare un condizionatore è infatti fondamentale porsi alcune domande e, su tutte, come scegliere un climatizzatore in base ai metri quadri.
Il rischio che corri, in questo caso, è infatti quello di sbagliare gravemente la ponderazione della potenza dell’impianto sulla base dei metri quadri da rinfrescare.
L’estate sta arrivando e… quale migliore momento per potersi domandare quale sia il modo più adatto per poter contrastare il caldo, evitando magari di sacrificare troppo la bolletta?
Ebbene, i tempi sono propizi per cercare di approfondire un argomento mai ben digerito: quale è il consumo del condizionatore? E come possiamo abbassare i costi del condizionamento dell’aria in bolletta?
Possiamo cercare di offrire una valida risposta a questa domanda nelle righe che seguono, cominciando con l’occuparci di una questione essenziale: da che cosa dipende il consumo del condizionatore?
Lo scaldabagno elettrico è un diffusissimo apparecchio che viene utilizzato in ambito domestico per poter ottenere acqua calda sanitaria.
Sul perché sia così diffuso in tutta Italia… ci sono pochi dubbi: installarlo è facile, il suo costo è piuttosto contenuto, e può farti risparmiare tutte le seccature (normative, e non solo) che dovresti invece affrontare con la caldaia.
Naturalmente, per poter valutare correttamente la bontà di questo impianto, devi anche tenere in considerazione che a un risparmio iniziale… potrebbe equivalere un maggior costo nel corso degli anni. Ricorda infatti che lo scaldabagno elettrico consuma molta energia, e dunque può pesare in misura davvero notevole sulla tua bolletta della luce.
Ma come ridurre il consumo scaldabagno elettrico? E cosa devi assolutamente sapere su questo tema?
Vera e propria ancora di salvezza durante le estati più torride, i condizionatori sono sempre più diffusi all’interno delle nostre case e dei nostri uffici. Ma quale è il consumo condizionatori? Da che cosa dipende il consumo di un condizionatore?
Cerchiamo di saperne di più, andando a comprendere come poter stimare il consumo dei condizionatori e – magari – cercare di risparmiare qualcosa in bolletta.